La parola grafica è cresciuta ed evoluta nel tempo per raggiungere il suo apice di sviluppo negli ultimi decenni XX secolo fino ai giorni nostri. Possiamo pensare che i primi monaci amanuensi, gli antichi sumeri che inventarono la scrittura, i manoscritti degli egizi e le stampe cinesi possano essere ritenuti i primi grafici della storia.
Con l’avvento della seconda rivoluzione industriale che ha trasformato la totalmente lo stile di vita delle persone, la figura del graphic designer inizia a comparire. Il primo ad essere definito tale fu Henri de Toulouse-Lautrec.

Ovviamente le prime opere di grafica pubblicitaria erano quadri, dipinti a mano e di conseguenza stampati. I primi a cimentarsi in questa professione erano a tutti gli effetti degli artisti che utilizzavano la loro arte al servizio della comunicazione e della pubblicità.

Ma è negli anni ’50  che questa professione esplode, legata al benessere che deriva dall’esplosione economica e commerciale di quel periodo. 

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Campbell’s Soup Cans, anche conosciuta come 32 Campbell’s Soup Cans, è un’opera d’arte realizzata nel 1962 da Andy Warhol. Consiste in trentadue tele in polimero sintetico su tela, ciascuna grande 51 cm × 41 cm, raffiguranti tutte le varietà dei barattoli di zuppa Campbell allora in commercio.

Con l’avvento della tecnologia, la grafica è evoluta quasi così come la conosciamo oggi. Passando sempre attraverso dei grandi pionieri della comunicazione e non solo.

grafica, grafico, graphic designer, designIl mezzo principale utilizzato è il computer, anche se molti illustratori preferiscono ancora il disegno a mano e la seguente digitalizzazione. I primi a svolgere la professione di grafico erano informatici o architetti.

Ad oggi quella del grafico o graphic designer è invece una professione che è considerata tale, ci sono corsi di laurea dedicati che consentono di apprendere tutte quelle che sono le nozioni della buona realizzazione e progettazione dell’elaborato. Purtroppo, con la vasta diffusione della tecnologia e dei software, ci sono molte persone che, senza alcuna competenza, si improvvisano grafici, con pessimi risultati sia estetici sia di risultato di stampa. Serve molta conoscenza e dedizione per svolgere questo lavoro. Osservare ciò che viene prodotto dal altri designer è fondamentale per articolare un proprio stile: esercitarsi su stili differenti è importante per creare il proprio modo di lavorare, in modo che le proprie opere si possano riconoscere dalle altre.

Si sono sviluppati molti rami specifici: grafica editoriale (libri, riviste, ecc.), grafica visuale (locandine, flyer, loghi, ecc.), illustratori (veri e proprio disegni), per arrivare alla motion graphic (attraverso software di montaggio video, si dà vita alle opere realizzate, tabelle, ecc.).

Affidarsi ad un professionista, permette oggi di fare la differenza, con un prodotto esclusivo, per entrare nel mercato con un’immagine che rappresenti davvero ciò che è l’azienda vuole comunicare, anche con un buon livello estetico di immagine aziendale.

 

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